La colonna vertebrale, detta anche rachide o spina dorsale, è il principale sostegno del corpo umano. Grazie alle sue articolazioni permette i complessi movimenti della testa e del corpo, proteggendo allo stesso tempo il sistema nervoso e il midollo spinale da urti o vibrazioni pericolose. Anche in assenza di sintomi è importante conoscere le condizioni della propria colonna vertebrale, per correggere al più presto eventuali distorsioni posturali o spostamenti vertebrali, che trascurati possono portare a patologie che influiscono notevolmente sul benessere quotidiano. Il dottor Antonio Guastafierro garantisce competenza e professionalità nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie a carico della colonna vertebrale.

Sezione Cervico-Toracica


Ernia del disco (cervico-branchiale)


L'ernia del disco intervertebrale, o ernia discale, è il risultato della rottura dell'anulus fibroso del disco intervertebrale con relativa dislocazione e fuoriuscita del nucleo polposo in toto o di parte di esso. Lo sfiancamento dell'anulus, senza la sua rottura, configura il quadro di protrusione discale. L'ernia del disco che interessa la porzione posteriore del disco provoca la presa di contatto, diretta o indiretta, del contenuto discale espulso con le strutture nervose contenute nel canale spinale: meningi, midollo spinale e/o radici nervose. L'ernia discale può avere cause traumatiche, congenite (es. collagenopatie) o, più frequentemente, di natura degenerativa.

Scoliosi ed altre deformità del rachide


La scoliosi è una complessa deformità strutturale della colonna vertebrale che si torce sui tre piani dello spazio; sul piano frontale si manifesta con un movimento di flessione laterale, sul piano sagittale con un'alterazione delle curve, il più spesso provocandone un'inversione (modifica della cifosi o della lordosi), sul piano assiale con un movimento di rotazione. La curvatura sul piano frontale (radiografia in veduta postero-anteriore in posizione eretta sotto carico) è misurata con l’angolo tra la limitante somatica superiore e quella inferiore (angolo di Cobb, che rimane il gold standard di riferimento). Nelle linee guida internazionali si parla di scoliosi in caso di gradi Cobb maggiore di 10°. Di solito si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, con un picco a inizio pubertà, alle soglie dell’adolescenza. Purtroppo, se supera certi livelli (spesso oltre i 30°, quasi sempre oltre i 50°), l’evolutività non finisce con la crescita, anche se diviene molto lenta (0-5-1 grado all’anno): spesso ne consegue un incurvamento di lato e in avanti in età anziana. La scoliosi non ha sintomi come normalmente intesi. Mentre in età adulta, scoliosi non curate, possono portare a dolore, deformità progressiva e a volte problemi cardiorespiratori, durante la crescita non si hanno sintomi evidenti, tanto che la patologia viene individuata spesso casualmente da un osservatore esterno o tramite uno screening con radiografia.

Osteoporosi


Fratture vertebrali


Sezione Lombo-Sacrale


Ernia del disco (lombo sciatalgie)


Spondilolisi e spondilolistesi


Sacroileite


Lombalgia